Ovvero vivere la natura senza lasciare traccia del nostro passaggio

 

Se volessimo dare una definizione di “Leave no trace” potremmo dire che si tratta di un’accortezza verso l’ambiente, un atteggiamento rispettoso, un modo di vivere, camminare e fare esperienza nella natura facendo attenzione a non contaminarla.

Quante volte ci siamo trovati su un sentiero, in montagna, in spiaggia o in un parco, e abbiamo notato con dispiacere quanto il passaggio dell’uomo fosse evidente a causa di sporcizia, rifiuti, o mancanza di rispetto verso natura. Una cartaccia, una lattina, una mascherina, un ramo spezzato, un fungo calpestato… trovare i segni di un tale disinteresse verso l’ambiente, che invece dovrebbe essere tutelato e protetto, lascia spesso amareggiati. Certo, può capitare a tutti che qualcosa cada dalla tasca senza accorgersene, ma la frequenza con cui vediamo i risultati di certi comportamenti lascia pensare che di strada da fare ce ne sia ancora tanta. E così “leave no trace” si è diffuso tra gli amanti dell’outdoor proprio per diffondere abitudini virtuose e sensibilizzare al rispetto della natura i suoi vecchi e nuovi fruitori.

La prima regola d’oro del “Leave no trace”

è ricordarsi che nessuno è un’isola. Senza stare troppo a scomodare Bauman, diciamo che, a volte, tendiamo a pensare prima di tutto a noi stessi e ai nostri bisogni. Ecco che “uffa, devo tenermi in tasca questa schifezza per 10 km?” si traduce in un rifiuto abbandonato: “tanto, che sarà mai”. Il problema sorge quando, al nostro rifiuto, se ne aggiungono altri cinquanta, perchè tutti hanno pensato “che sarà mai!”.

Abbiamo selezionato cinque consigli super semplici, che permettono di essere un po’ più sostenibili e che, quando messi in pratica da tanti, sono un grande vantaggio per tutti.

 

  • Porta con te un sacchetto per i tuoi rifiuti
  • Se puoi, raccogli
  • Biodegradabile non significa “abbandonabile”
  • Riduci al minimo i “rifiuti organici”
  • Tutto è natura ed è tutto al suo posto

 

Porta con te un sacchetto per i tuoi rifiuti

Prima di partire per la tua avventura ricorda di prendere un sacchetto: che sia usa e getta o lavabile, basta che sia resistente e impermeabile! Non preoccuparti se all’inizio ogni tanto lo dimenticherai, è normale. Come tutte le abitudini, ci vuole tempo perchè si consolidi e pian piano diventerà sempre più automatico averne uno con te. Sarà il tuo fedele amico per tutte le tue escursioni! Se non hai molto spazio nello zaino non è un problema, puoi sempre attaccarlo fuori.

Se puoi, raccogli

Se hai con te i bastoncini da trekking, se trovi un bastone, una foglia, o qualsiasi altra cosa ti permetta di raccogliere e portare via un rifiuto, perchè non farlo? A me e al mio ragazzo capita spesso e qualche volta troviamo anche reperti d’eccezione. Una mattinata memorabile sull’Appennino Tosco-Emiliano abbiamo trovato una lattina di birra, una Splügen Dry degli anni 70. Favoloso!

Biodegradabile non significa “abbandonabile”

Tutti hanno il proprio pranzo al sacco preferito, nel quale di solito non possono mancare panini, frutta, uova sode… E qui devo ammettere che per anni ho buttato a terra bucce e gusci d’uovo senza mai nemmeno pensare che non fosse una buona abitudine. Insomma, tanto son biodegradabili! E invece, d’altra parte, perchè lasciare rifiuti, seppur di origine naturale, in un luogo a cui non appartengono? Peraltro gli equilibri di ecosistemi come boschi e spiagge spesso sono delicati e non sempre in grado di “digerire” sostanze non autoctone. In più animali selvatici potrebbero ingerire cibi non adatti a loro o abituarsi a cercare cibo proveniente dall’uomo. Insomma, ci costa tanto metterli nel nostro amico sacchetto e buttarli via una volta tornati a casa?

Riduci al minimo i “rifiuti organici”

Quando scappa, scappa! Nessuno può dirti di trattenere un bisogno inderogabile quando sei nel bosco. Però possiamo facilmente evitare di creare orribili wc a cielo aperto. Torniamo alla regola d’oro: non siamo soli. “Un fazzoletto che male fa?” Sì, ma siamo in tanti: rischiamo scene da film horror (chi come me frequenta falesie ha capito di cosa parlo). Ok cercare un luogo appartato, ma porta con te il tuo inseparabile sacchetto e, dopo aver portato a termine la missione, usalo per buttare via fazzoletti e salviette.

Tutto è natura ed è tutto al suo posto

Un fungo, un ramo, un’erba, un fiore, una conchiglia… tutto è parte integrante di un ecosistema grandioso. Lasciamo la natura intatta in ogni sua parte! Verrebbe voglia di raccogliere un fiore, riempire una bottiglia di sabbia, prendere una stella marina per vederla da vicino. Quel fiore però è più utile agli insetti impollinatori, quella sabbia così bella fa parte di quella spiaggia e quella stella marina morirà se tenuta fuori dall’acqua anche pochi secondi. Guardare e ammirare è un diritto, ma è meglio “non lasciare traccia”.

 

Consiglio bonus per gli amici fumatori

Conosciamo la fastidiosa sensazione di non saper dove mettere una sigaretta finita. Ebbene, problema risolto! Esistono dei praticissimi posacenere portatili! Il tappo è a vite, puoi buttarci tutte le cicche, e svuotarlo una volta a casa. È comodissimo, non puzza ed evita di riempire ancora il mondo di mozziconi. Non potrai più farne a meno!

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